Barberino di Mugello, località Bilancino

Lo scavo di Bilancino

In località Bilancino, nell’area destinata all’invaso artificiale, scavi condotti dalla Soprintendenza col finanziamento del Commissariato al Bilancino della Regione Toscana, hanno portato in luce resti di un vasto accampamento stagionale all’aperto abitato dai cacciatori del Paleolitico superiore datato col metodo del C14 a circa 25.000 anni da oggi.

All’epoca il paesaggio – secondo quanto indicano le analisi dei pollini e dei carboni – era caratterizzato da praterie con scarsa copertura arborea ed in prossimità dell'accampamento erano presenti aree paludose.

Dell'insediamento, situato al piede della collina presso il fiume Sieve, si è conservato per un'estensione di circa 120 mq, un suolo d'abitato dove sono state individuate officine litiche (zone per la scheggiatura e/o per la lavorazione della selce e del diaspro) ed aree di combustione (focolari di struttura ed uso diversificati).

Officine Litiche (Bilancino)
I reperti consistono in strumenti litici ed abbondantissimi scarti di lavorazione in diaspro locale e selce: l'industria è riferibile alla fase culturale denominata "Gravettiano a Bulini di Noailles", dal nome dello strumento tipico (un bulino su troncatura con incavo di arresto) e si distingue nel panorama culturale finora noto in Italia, trovando confronti puntuali solamente in siti coevi della Francia.

Una piccola parte dei materiali è esposta al Centro di Documentazione Archeologica di S. Agata (Scarperia, FI).